Questo articolo è dedicato a tutti i fotografi, in particolare a tutti i giovani fotografi che amano la fotografia e sperano un giorno di diventare dei liberi professionisti.
Premessa
Fare il Fotografo Professionista sta diventando sempre più difficile.
Il settore è completamente saturo, l’editoria poi non va così bene e i fotografi sono tantissimi, non tutti bravi ma molti di gran talento. In tanti provano a vivere di fotografia ma poi ci rinunciano.
Allora, dove sta la differenza tra quelli che riescono a tirare avanti la baracca e ad affermarsi e quelli che non ci riescono?
Le statistiche mondiali dicono che c’è un qualcosa come il 95% di tutte le imprese legate alla fotografia che falliscono entro i primi 2 anni.
Dunque? Che cosa hanno di più degli altri quei fotografi che rientrano nella schiera di quel 5% che rimane attivo?
In linea generale rimango scioccato davanti ai prezzi bassi applicati da molti fotografi, soprattutto da quelli giovani che hanno appena iniziato a lavorare.
Con questo non voglio dire che è colpa loro se in giro vengono proposti servizi fotografici sottocosto anzi li considero le prime vittime di un meccanismo generale che attanaglia un po’ tutti: + concorrenza – offerta = prezzi più bassi.
Quando vedo prezzi di 1 euro a fotografia rimango di stucco perché non riesco proprio a capire come può un fotografo sostenere la sua attività vendendo le foto a questi prezzi.
Viviamo in un mondo in cui i soldi sono necessari e servono a migliorare la qualità della nostra vita ed è solo conducendo una buona qualità di vita che possiamo concentrarci meglio sul nostro lavoro costruendo una professionalità a prova di bomba.
Per fare il Fotografo Professionista bisogna avere talento, essere preparati, essere specializzati ma, che ci piaccia o no, bisogna anche imparare a ragionare da imprenditore e non da consumatore.
Non serve a nulla spendere un sacco di denaro in attrezzature fotografiche sofisticate e in macchine fotografiche costosissime inseguendo la moda e la tecnologia se poi non siamo capaci di produrre immagini utili, appetibili, seducenti che diano sì beneficio a chi ce le commissiona ma che lascino anche un margine di guadagno a noi stessi.
Capire e soddisfare le esigenze del cliente è una gran bella cosa ed è una delle doti più importanti che un fotografo professionista dovrebbe possedere ma per un fotografo che vuole vivere di fotografia è altrettanto importante riuscire a produrre reddito dal proprio lavoro.
Io penso che (l’ho imparato sulla mia pelle commettendo un’infinità di errori) coltivare un maggior senso degli affari deve essere l’obiettivo principale di ogni professionista che desidera mantenere in piedi la sua attività in piena autonomia e in maniera duratura… se non altro per evitare di cadere nella trappola dell’indigenza.
Non importa se abbiamo 20 anni o se ne abbiamo 50: se non siamo diventati ricchi vuol dire che non abbiamo ancora imparato a fare bene i conti perché è questa la cosa più importante da imparare per evitare di fallire.
D’altra parte non è del tutto colpa nostra, a scuola nessuno ci ha veramente insegnato come fare e come gestire il denaro, hanno provato a spiegarci la teoria della matematica ma non ci hanno mai detto bene come applicarla nella vita di tutti i giorni e nel nostro lavoro.
Dicendo questo non voglio offendere nessuno, quello che vorrei mettere in evidenza è che, per fare il fotografo professionista, bisogna senz’altro e prima di tutto saper fare belle foto ma bisogna anche addestrarsi per diventare un capace imprenditore. Essere un artista a volte non basta.
Saper valutare bene il prezzo e il valore delle tue fotografie
Se sei convinto che quello che veramente desideri fare è il fotografo e ti piacerebbe migliorare la qualità della tua vita facendo questo mestiere prima di tutto devi imparare a valutare bene il prezzo e il valore delle tue fotografie.
Tanti fotografi, sopratutto i più giovani, sorvolano su questo aspetto e pensano che fare un’attività artistica sia tutta una questione di talento e non di prezzo. MA È SBAGLIATO!
Per evitare di fallire e continuare a fare piacevolmente e onestamente il tuo lavoro sarà meglio che impari a mantenere separate le tue emozioni dal business altrimenti il rischio che correrai sarà quello di guardarti allo specchio e assistere alla scena di un grande artista che muore di fame 🙂
Come calcolare il prezzo di un servizio fotografico per non fallire
Detto ciò, è possibile calcolare il giusto prezzo di un Servizio Fotografico e/o di una Fotografia riuscendo a trarne profitto?
Esiste un metodo sicuro, infallibile e magari anche scientifico per farlo?
La risposta è NO! Non esiste.
Sicuramente avvantaggiarsi dei consigli di chi alcune esperienze le ha già vissute può essere un privilegio per un giovane fotografo alle prime armi ma non esiste nulla di certo, perchè le variabili sono tante e tutte imprevedibili.
Io ho provato a ragionare, divertendomi, su alcuni metodi empirici che magari ti faranno anche un pò sorridere ma… hai visto mai che magari potrebbero aiutarti a limitare al minimo il rischio di trovarti con una mano davanti e l’altra dietro?
Ovviamente non cè nulla di scientifico in quello che ho scritto e che stai per leggere ma non ti nego che riflettere su questo aspetto alla fine mi è parso importante oltre che divertente. Io spero tanto che questi miei suggerimenti (non scientifici) possano fungere da stimolo per te e possano farti riflettere bene prima di fare una scelta azzardata, così magari potremo ancora continuare a divertirci insieme.
Suggerimento (non scientifico) n. 1
Se hai appena iniziato a fare il fotografo, o stai per iniziare, avrai certamente bisogno di costruire il tuo portfolio e questo ti costringerà all’inizio a tenere bassi i prezzi dei tuoi servizi fotografici.
È normale.
Allora, visto che devi raggiungere il tuo obbiettivo, cosa puoi fare per evitare di rimetterci tempo e denaro e per evitare di dare l’impressione di essere un fotografo poco serio e poco “professionale” svendendo il tuo lavoro?
Ecco un escamotage che potrebbe funzionare per formulare un giusto prezzo, conveniente per il tuo cliente ma anche per te:
- Dai un’occhiata ai prezzi applicati dai colleghi più anziani e più esperti di te che lavorano nella tua stessa località e che hanno il tuo stesso tipo di pubblico e fai una media statistica di queste cifre. Ad esempio se il prezzo standard di un servizio fotografico di ritratto a Canicattì varia dalle 50€ alle 100€ stabilisci che il prezzo di partenza della tua prestazione sarà di 75€, che rappresenta esattamente la media statistica dei due numeri.
- Trovato il prezzo medio di 75€ applica a questo uno sconto (a scelta tra il 20% e max il 30%). Applicando, per esempio, lo sconto del 20% otterrai la cifra finale da assegnare come prezzo al tuo servizio fotografico di ritratto e cioè 60€.
Potrebbe non essere granchè ma ci siamo già detti che il tuo obbiettivo principale, in questo momento, è quello di costruire il tuo portfolio magari senza rimetterci.
Una cosa è importante però: al tuo cliente dovrai far tenere bene presente che il prezzo che gli hai applicato è un prezzo di favore e che si tratta di un PREZZO SCONTATO.
Perchè è importante che questo punto sia chiaro sin dall’inizio? Almeno per 2 ragioni: la prima è che quando avrai acquisito maggiore esperienza e maggiore autorevolezza nel tuo lavoro potrai proporre allo stesso cliente il prezzo effettivo e non quello scontato, senza vederlo cadere dalle nuvole e la seconda ragione è che così facendo eviterai che i clienti che arriveranno dopo di lui possano rimproverarti di aver applicato a loro un prezzo più alto.
Questo suggerimento potrebbe andar bene anche in altre circostanze: un fotografo già esperto e avviato, per esempio, potrebbe usare questa strategia del “prezzo scontato” per tentare di far crescere le entrate e magari acquisire nuovi clienti.
Suggerimento (non scientifico) n. 2
Se hai proprio deciso che quello che vuoi fare è il fotografo professionista è bene che ti metta in testa sin da subito che il tuo lavoro dovrà darti un reddito, dovrà darti una rendita perché nel momento nel quale lo avrai scelto dovrai dedicargli tutte le tue energie e molto del tuo tempo che magari ti ripagheranno anche regalandoti grandi soddisfazioni.
Allora perché non fare sin da subito 2 conti prima di imbatterti in qualche spiacevole disavventura?
Torniamo alla domanda chiave: A quanto devo vendere i miei servizi fotografici per poter vivere di fotografia?
Incomincia col rispondere a questi quesiti:
- Quale è la cifra che mi serve per vivere bene facendo il mio lavoro?
- Quanti sono i giorni che potrò dedicare al lavoro in un anno?
- Quali sono le spese che dovrò sostenere per gestire la mia attività?
Adesso facciamo finta che queste siano le tue risposte:
- Per vivere bene ho bisogno di 1500,00 € nette al mese
- Le spese annue che dovrò sostenere per gestire la mia attività sono: tasse (circa 35% del fatturato), affitto dello studio, ammortamento delle attrezzature, benzina, bollette, cartoleria, leasing etc.
- Tolti i WE, le ferie e le festività varie potrò lavorare 190 giorni all’anno.
Ecco i numeri:
- Reddito annuo netto: 18.000 €
- Tasse (35%) su 18.000 €: 5.400€
- Affitto: 500€
- Altre spese: 500€
- Giornata lavorative: 190
Tiriamo le somme:
- Fatturato annuo totale: 18.000+5400+500+500= 24.400 €
- Giornate lavorative= 190
Ecco il risultato utile per raggiungere il tuo obbiettivo:
- Prezzo da applicare per una giornata lavorativa= 128€ (24.400€:190G)
- Prezzo da applicare per 1 ora di lavoro= 16€ (128€:8h)
Fai attenzione: che se tutto funzionasse alla perfezione potresti ottenere il tuo salario medio con dei costi accessibili e ragionevoli.
Rimane un “però” (anzi tanti “però”)… e se i giorni di lavoro dovessero diminuire ed invece di essere 190 dovessero diventare 100, 70 o anche meno? E se anche una sola delle voci di spesa, per qualunque altra ragione, dovesse aumentare ? I conti certamente non tornerebbero più e sarebbe veramente un gran bel problema.
Suggerimento scientifico (sempre valido per tutti)
Per gestire al meglio la tua impresa, grande o piccola che sia, sarebbe bene che tu riuscissi a mettere un po’ da parte le emozioni.
Bisogna prestare molta attenzione alle strategie che alcuni (abili) clienti usano nel tentativo di ottenere da te un prezzo stracciato.
C’è chi ti racconterà che questo è il primo dei tanti servizi fotografici che ti assegnerà in futuro; chi si farà compatire dicendoti che non trarrà mai nessun profitto dalle tue foto e che quasi lo sta facendo per farti un favore; c’è chi preciserà che ha in mano dei preventivi molto più bassi del tuo ma che solo per la simpatia che prova nei tuoi confronti ha scelto di lavorare con te; c’è chi non se lo potrebbe nemmeno permettere ma lo fa perchè è un audace… e ci sono quelli che alla fine metteranno insieme tutt’e quante queste scuse magari inventandosene delle altre.
A questo punto hai una sola arma per difenderti da questi “attacchi”: chiedi al tuo cliente quanto è costata la sua nuova automobile, il suo telefono, l’orologio e tutte quelle cose spesso inutili che tutti quanti amiamo possedere. Fallo ragionare sul fatto che quello che sta spendendo per ottenere un buon servizio fotografico vale molto di più di quello che ha speso per avere tutte queste cianfrusaglie.
Il lavoro che ti chiede costa certamente di meno e vale molto di più sia che si tratti di fotografie che gli saranno utili per presentare e valorizzare i suoi prodotti (fotografie che gli daranno profitto) sia che si tratti di una bella e “semplice” fotografia che ritrae il sorriso di suo figlio o di tutta la sua famiglia.
Non è così?
Conclusione
Calcolare il prezzo di un servizio fotografico non è facile, anzi è veramente difficile. L’unica cosa che può aiutarti a non sbagliare sarà la tua esperienza personale e quel tanto di umiltà che serve per permetterti di ascoltare i consigli di chi è più esperto di te.
Non ti basterà basarti sui cosiddetti “prezzi di mercato” per formulare la giusta cifra di vendita delle tue fotografie perché quei prezzi possono andare bene se applicati in un luogo, in un momento e in alcuni ambienti specifici ma potrebbero non andare bene nel tuo caso.
Il mio è stato un gioco, ho voluto divertirmi a giocare con i numeri e spero tanto di non averti annoiato ma soprattutto mi auguro veramente di non aver in alcun modo scoraggiato le tue scelte.
Se hai dei suggerimenti da darmi, dei consigli e delle esperienze da condividere fammelo sapere e magari insieme troveremo la soluzione a questo nuovo ed antico amletico dilemma.
Scrivi sotto un tuo commento!
Giulio Riotta dice
Bell’articolo, Elio. Riflessioni più che sacrosante in un periodo come questo. Dimostrazione del fatto che i fotografi – ancor prima di pensare a creare immagini – dovrebbero pianificare bene le proprie strategie di impresa.
Elio Leonardo Carchidi dice
Grazie Giulio,
non è sempre facile farlo ma riflettere prima di agire è sempre meglio quando si tratta di “affari” 🙂