Se cerchiamo sul web troviamo migliaia di discussioni sulla fotografia.
Si dibatte se una fotocamera Nikon è migliore una Canon, se un’ottica è migliore di un’altra, se quel Fotografo è più o meno bravo e così via.
Insomma, come è normale che sia, ognuno dice la sua!
Una delle discussioni che più mi affascinano è quella sulla “professionalità” del Fotografo.
Quando e perchè un fotografo si definisce “professionista”?
Quando “fotoamatore” o “fotografo dilettante”?
È una domanda che mi sono posto sin da quando mi sono avvicinato per la prima volta alla Fotografia e che mi ponevo ancor prima quando, bambino, non riuscivo a capire bene quale fosse la differenza tra lavorare e divertirsi.
Prendiamo in considerazione il significato etimologico del termine “professionista”.
Sul dizionario (Sabatini, Colletti) troviamo queste definizioni:
- Chi esercita una professione intellettuale, liberale, o comunque un’attività per cui occorre un titolo di studio qualificato. (rivolgersi a un professionista)
- Chi pratica un’attività (anche sportiva) in modo esclusivo e continuativo per la quale viene retribuito (di contro al dilettante)
- Chi trasforma un’attività disinteressata (anche criminosa) o altro in un mestiere e in una fonte di reddito: (professionista della politica, del crimine…)
- Chi lavora con particolare competenza e bravura (quel muratore è un professionista…)
Hai letto tutto? Complimenti! 😉
Come vedi a questo termine vengono attribuiti più significati, quelli che bene o male conosciamo tutti.
Per essere quindi identificati come fotografo professionista bisognerebbe essere: qualificati, esercitare in maniera esclusiva e continuativa l’attività di Fotografo, produrre reddito attraverso questo esercizio ed essere competenti e bravi nel fare il nostro mestiere.
Il fotografo dilettante invece sembra distinguersi per il fatto che realizza fotografie in assenza di scambio di denaro.
Quindi il dilettante può essere bravo, qualificato avere competenza e svolgere il lavoro di Fotografo solo per puro amore e passione senza trarne profitto economico.
Io non trovo nulla di strano in questo. Cosa c’è di male?
Però…
QUASI NESSUN FOTOGRAFO AMA ESSERE DEFINITO DILETTANTE
Non sò perchè ma la maggior parte degli appassionati di Fotografia non vogliono essere definiti “dilettanti”.
Molti la vivono quasi come un’offesa.
È vero, questo accade in molti campi, ma a noi interessa la Fotografia.
Quasi tutti i fotografi dilettanti che ho conosciuto, che cioè scattano fotografie per il solo piacere di farlo, vogliono essere definiti ( e si autodefiniscono) ” professionisti”.
È pure vero che conosco altrettanti fotografi professionisti che sognano di fare i dilettanti.
A loro dire questo li manterrebbe puri e restituirebbe loro quella libertà creativa che hanno un pò perso nel dovere soddisfare le richieste del cliente. D’altra parte il professionista è concentrato a badare a far quadrare i conti.
Essere fotografi professionisti o dilettanti, come vedi, non ha nulla a che fare con la qualità delle immagini che si producono. La qualifica di professionista non basta a fare delle buone fotografie.
Essere un fotografo dilettante, dunque, non è squalificante di per sè. Il problema sta solo nell’accezione che vogliamo assegnare a questo termine.
Ci sono fotografi professionisti che:
- Vivono da trent’anni di questo lavoro facendo foto tessere, e stampando fotografie con mini-lab.
- Realizzano servizi fotografici per matrimoni, lavorano 8 ore e incassano anche più di 1000 euro nette.
- Organizzano improbabili workshop con un seguito incredibile di decine di ignari seguaci con risultati ovviamente disatrosi.
Eppure vivono di Fotografia. Sono (o si definiscono) dei professionisti. Si sanno vendere bene e fanno affari!
Ci sono Fotografi Dilettanti o Fotoamatori che:
- Realizzano delle immagini stupende studiando a fondo la tecnica e applicandola per filo e per segno.
- Hanno un loro lavoro del quale vivono che offre loro la possibilità di acquistare attrezzature fotografiche molto evolute e al passo con i tempi.
- Partecipano ai Forum, condividono con altre persone la loro passione imparando così molto di più di quanto possa fare un fotografo professionista che scatta per routine immagini quasi sempre uguali.
- Hanno la tranquillità di avere un’assistenza sanitaria, pensionistica e quant’altro (cosa che psicologicamente aiuta non poco a godersi la vita).
- Partecipano a mostre, visitano le gallerie e girano il mondo liberi da legami contrattuali.
- Si procurano redditi netti aggiuntivi coltivando la loro passione perché i conoscenti e gli amici tendono ad assegnare dei lavori per la stima che nutrono nei loro confronti.
Allora mi dico: perché pur godendo di questi privilegi Fotografie si desidera tanto essere definiti “fotografo professionista”?
Mia moglie ama cucinare.
Non perde nemmeno una puntata di quei programmi dedicati all’arte della cucina.
Tutto quello che vede fare lo riproduce, lo interpreta. La cucina di casa mia è praticamente simile ad una di quelle cucine che si intravedono nei grandi ristoranti e/o alberghi.
Ha comprato di tutto, oltre a decine e decine di libri e riviste, ha il Bimby, la Planetaria, Frullatori, 3 blades, etc.
Eppure lei sà di essere una dilettante. Lo fa perchè le piace! Non le importa nulla di essere definita una Professionista.
Un mio amico ha un figlio diciottenne che vive di motori.
Passa gran parte della giornata a montare e smontare il motore delle sue 3 o 4 motociclette e poi le collauda guidandole. È bravissimo eppure è un pilota dilettante. Lui lo sa, gli va bene così.
Non si offende affatto se gli si dice che non è un pilota professionista.
È contento di poter fare quello che gli piace dopo aver studiato. È semplicemente un giovane studente appassionato di motori.
Perchè nella Fotografia non succede questo?
Perchè il Fotoamatore detesta il fatto di dover dire che fa fotografie per diletto e vuole per forza essere un “professionista”?
Mah, non lo capisco.
Se puoi aiutami a capirlo!
Lascia il tuo commento, magari troveremo insieme la soluzione a questo dubbio amletico!
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Ho posto una domanda a Google e ho trovato questo blog. Interessante. Sono un fotografo dilettante che si diletta da ormai quaranta anni a fare fotografia. La definizione di dilettante che ho apprezzato, è quella di Luigi Ghirri, il mio mentore. Luigi definisce “dilettante” colui che si Diletta, in questo caso a fare fotografia, e questo è quello che succede a e. Buona giornata.
Beppe Borghi
Ho fatto la stessa cosa su Google ponendo una domanda: ‘il fotografo dilettante presuntuoso’ -:)))). Come disse Cartier Bresson; “una fotografia non è né catturata né presa con la forza. Essa si offre. È la foto che ti cattura”. Molti, sia in campo professionale o dilettantistico pensano di essere dei buoni fotografi ma io sono convinta che la tecnica o la voglia non basti. Quello che manca al fotografo presuntuoso è il senso/occhio estetico (non mi riferisco alla bellezza dell’immagine da catturare) di quello che ha di fronte. Esattamente come la intendono i grandi fotografi.
Io non vedo niente di strano…
Come lo chiamate uno che spende tantissimi soldi per comprarsi tanta attrezzatura e altri tanti soldi per girare la propria nazione con dei piani precisi .. e portare sul web in qualsiasi social foto di paesaggi spettacolari.. e lo fà solo con passione?
Fotoamatore?
Solo perchè auto finanzia i viaggi e attrezzatura?
Per me è un Super Pro e di questi ce ne sono tanti… eppure ho visto foto obsolete che stanno dentro le riviste e hanno pagato pure bene il fotografo..
Perchè chiamate un professionista della foto fotoamatore?
Il pagare le tasse non centraniente con il dire fotografo..
Perchè alla famosa domanda: chi è stato il fotografo che ha fotografare questa bellissima foto?
Ciao Riccardo grazie per aver espresso la tua opinione. Ogni punto di vista è sempre gradito 🙂
È una questione su cui rifletto spesso, in molti si definiscono “professionista” e spesso leggo anche “autodidatta” perché è bastato comprare la macchina fotografica e vedere dei tutorial su YouTube… in qualche caso vale anche avere solo una laurea in giurisprudenza!
Io non amo la definizione fotoamatore perché forse troppo abusata, so quanto mi sto impegnando nello studio e facendo esperienza, so di essere più di un dilettante ma non posso dichiararmi un professionista, il mio obiettivo attuale è essere professionale. Come potrei definirmi? Forse solo Fotografo
rispetto i professionisti perchè se devi vivere di fotografia affronti un sacco di aspetti che il fotoamatore non affronta mai, nemmeno nel malaugurato caso in cui diventi un “abusivo”. Ho collaborato con dei professionisti ma al momento di fare il “salto” (su loro richiesta) mi sono tirato indietro, non credo sia la mia strada.
Mi piace attribuirmi l’aggettivo “fotoamatore” più che “dilettante” perchè dilettante è spesso usato in altri ambiti come sinonimo di “non competente” mentre fotoamatore è esattamente ciò che faccio “foto+amatore”.
quindi…. tecnicamente “dilettante” è corretto ma preferisco “fotoamatore”.
Se per professionista si intende il discorso di guadagnare sono d’accordo. Se invece si intende la capacità di relaizzarre grandi scatti, forse un amatore ha più chance di migliorare, non essendo vincolato a nessuno. Può fotografare ed approfondire quello che piace ed in questo caso emerge l’uomo e l’anima nello scatto.
Un professionista non è un grande fotografo per definizione.
Anzi credo che molti dei più grandi fotografi non fossero professionisti o almeno hanno iniziato da non professionisti ma hanno fotografato quello che piaceva.
Concordo don te Gianni. Diventare fotografi professionisti non è sempre la scelta migliore per chi ama la fotografia. Può esserlo per alcuni ma non per tutti.
Ma siamo seri o stiamo scherzando? Io prima di aprire la partita iva ci ho pensato su per almeno 8 anni. Dovevo capire che genere approfondire, capire quali snobbare perché ritenuti da me poco attraenti per vari aspetti, capire che tecnica utilizzare per avere un modus operandi sicuro, poi ho passato anni a schifare la fotografia commerciale e dilettantesca iper tecnica e piena di cliché. Ora che sono maturo so quello che offro e quello che voglio. Ovviamente preferisco non lavorare che realizzare le portate del ph che fa di tutto un po’ senza ambire a migliorare un solo aspetto e tematica, rimanendo nella sua banale sicurezza legata al ritorno economico.
Sapete, ci son tanti che affermano di fare moda ma poi fanno piatti ritratti a finte modelle. E incassano soldini. Per carità.
Siamo un po’ seri e un po’ scherziamo… 🙂
Ho trovato questo blog per caso e questo articolo mi ha colpito molto.
Devo dire che condivido la riflessione nel metodo e nello spirito. Io sono un fotoamatore, nel senso che faccio foto che a me piacciono, mi diverte farlo e ritengo, con un pizzico di presunzione, di capirne anche più di tanti che vivono dalla fotografia. Mi riferisco a quelli che speculano sulle festicciole di paese vendendo a 5 euro le foto che hanno fatto in eventi più disparati. Non solo. Nei loro negozi trovi anche nei periodi estivi articoli per il mare e robe del genere.
Ritengo però che la verità sia un po nel mezzo. E specifico meglio. Essendo un fotografo “non di mestiere” perchè nella vita, purtroppo o per fortuna faccio altro, la fotografia è un costo vivo nel mio bilancio familiare. Quando gli amici mi chiedono di fare qualche scatto, forse sbagliando io per carattere, non riesco a chiedere 1 solo euro per una mia fotografia (e adesso chi della fotografia ci vive mi accuserebbe di “concorrenza sleale”) . Il fatto di non chiedere soldi non mi permette di comprare nuova e migliore attrezzatura, facendo pesare tutto sul bilancio familiare…insomma dire alla moglie: “cara invece del divano mi compro un 70-200 2.8 nuovo di zecca” …. bhe voglio vedere quando la sera si torna a letto cosa succede….
Quindi da fotoamatore, quindi “non professionista” si ha la possibilità di togliersi qualche bella soddisfazione mostrando degli scatti migliori anche di chi ci vive di mestiere, però se non si è “strutturati” come professionisti si ha qualche limite non da poco.
PS complimenti per il blog
Grazie per i complimenti Daniele,
non fai del male a nessuno quindi continua a fare quello che fai divertendoti 🙂
A mio modesto avviso il “fotoamatore” o “dilettante” è semplicemente chi “ama” fotografare e chi si “diletta” in questo….
Pertanto i termini fotografo “professionista” (chi lo fa per professione) e “dilettante” (chi lo fa per diletto, cioè per passione) possono tranquillamente convivere in un medesimo soggetto che fotografa per vivere ed allo stesso tempo si diletta nel farlo….
Naturalmente non può essere il contrario, vale a dire chi fotografa per hobby, senza farne una professione, può essere considerato un “amatore” ovvero “dilettante” ma non professionista…
concordo in toto con le riflessioni di Elio e soprattutto con la definizione 4 del dizionario,per usare una battuta, la differenza sta nella partita iva
è proprio così!
Mi dà un po’ fastidio la distinzione “dilettante-professionista”, perché sottintende che se ti pagano lavori seriamente, altrimenti, no. Allora, visto che spesso faccio lavori di tipo professionale gratuitamente ( per la Comunità a cui appartengo) preferisco definirmi “no-profit”. La vera differenza sta nel fatto che chi lavora “da professionista” lo fa dietro commissione, dovendo rispettare soggetti, tempi, qualità ecc… stabiliti da un committente. Chi fotografa “da dilettante” è libero di farlo per il solo piacere di farlo. Se poi vuole partecipare a concorsi fotografici a tema, libero di fare anche quello. Quindi “professionalità”, se vogliamo una definizione, è la capacità di rispondere alle esigenze del committente.
è proprio così!
Io ho superato tutto questo, arrivando addirittura a rifiutare il termine di “fotografo” per me, che se affibbiatomi, sarebbe offensivo per tutti coloro che, da professionisti o da dilettanti, hanno valenza artistica e/o tecnica che io non oso dire di avere (quanto meno ancora). Il termine che uso per me è “fotografatore”, ovvero colui che, pigiando un pulsante dopo aver inquadrato un soggetto ritenuto più o meno interessante, compie uno scatto che si trasforma in fotografia. Così, senza pretese alcune, e semplicemente. 🙂
ne approfitto….venerdì sera li fai tu un po di foto del concerto in cattedrale? fammi sapere grazie 😉
Non sono un professionista e neanche un dilettante (viste le mie esperienze ). Mi piace definirmi: ” fotoamatore ” .
🙂
ne approfitto….venerdì sera li fai tu un po di foto del concerto in cattedrale? fammi sapere grazie 😉
esatto: FOTOAMATORE.
il fotografo professionista fotografa per vivere, io vivo per fotografare! 🙂
sono una fotografa dilettante, sono orgogliosa di esserlo, faccio le foto che mi piacciono e non mi interessa se gli altri le trovano brutte, ma sono contenta se mi aiutano a capire gli errori tecnici innumerevoli e più o meno gravi che faccio.
Semplicemente stima.
credo comunque che si tratti spesso e volentieri di ignoranza.
Infatti Danilo, è quello che ho detto, per diventare prodfessionisti occorre fare la scuola, the me purtroppo non ce ne sono, e va bene cos’, per studiare occorrono soldi e le scuole di questo tipo costano, io sono dilettante e sono felice di esserlo per quello che ho imparato the sola leggendo I grandi maestri e riviste. 🙂
io non sono un professionista, amo fotografare,…penso che il termine dillettabte possa dar fastidio tutto qui. e condivido a pieno le parole di elisabetta cattano…
sei comunque la mia teacher!!!
qualche volte serve anche la testa… 🙂
Un fotoamatore riesce a cogliere il senso della vita anche da un sasso… Se fotografa col cuore!
🙂
Anch’Io concordo con Elisabetta, sono una dilettante, the 30 fotografo, eppure la mia amica mi definisce professionista, ma io non lo sono, non mi vesto di questo ruolo che non mi appartiene, ao fare fotografie, ci metto l’anima, ho anche un sito manon pretendo ma di essere professionista, per esserlo ocore studiare, occorre fare delle scuole inerenti la fotgrafia, non si diventa professionisti così di punto in bianco, e poi come dice Elisabetta, se lo fossi, mi toglierebbe quella gioia e quella’amore che nutro nei confronti dellafotografia, e diverrebbe poi stereoptipato, e questo mi darebbe fastidio, ma inseguo solo il piacere e la passione che mi accompagna sn the ragazzina. 🙂
🙂
sono una fotoAmatrice e sono felice di esserlo… puntualizzo a chi mi chiama professionista, che nn lo sono e nn voglio esserlo… perderei la gioia e la passione nello scattare fotografie e a divertirmi con questo!
Un fotoamatore riesce a cogliere il senso della vita anche da un sasso… Se fotografa col cuore!
qualche volte serve anche la testa… 🙂
sei comunque la mia teacher!!!
il fotografo professionista fotografa per vivere, io vivo per fotografare! 🙂