Se ho scelto di fare questo lavoro l’ho fatto perchè mi piace fotografare le persone (tutte) e stare a contatto con loro. realizzare un servizio fotografico per musicisti per me è come fare musica. Una delle cose che adoro di più, appunto, è lavorare con i musicisti e con gli artisti in genere, attori, uomini di spettacolo.
Mi rendono la vita più facile e reprimono dentro di me l’invidia che provo nei loro confronti 😉
Confesso, avrei voluto fare il musicista!
Guarda qualche mia foto di musicisti
Le immagini che trovi in questa pagina (e alcune di quelle che puoi vedere nella galleria fotografica) sono estratte da un Servizio Fotografico realizzato di recente con un gruppo musicale di giovani cantanti provenienti dalla Russia, “KVATRO” (in italiano “Quattro”, come il numero), una band molto popolare nel paese d’origine ma conosciuta anche in tutti i paesi dell’Est.
Mi hanno chiesto queste fotografie per realizzare la copertina del loro nuovo disco che uscirà nella prossima primavera.
Questa band trae influenze dalla musica leggera tradizionale (anche italiana e napoletana), potremmo, per capirci meglio, paragonarli in generale ai nostri complessi musicali degli anni’70, quelli con i quali io mi sono cresciuto.
Musicisti e artisti (in generale) sono soggetti molto disponibili davanti al fotografo perché sono sempre desiderosi di ottenere nuove foto che, quasi sempre, utilizzano per scopi promozionali.
Non temono la macchina fotografica e sono abituati a posare. E questo per me (come credo per tutti i fotografi) rappresenta un grande vantaggio in particolar modo perché mi permette di concentrarmi meglio sullo scatto fotografico e di creare uno scenario nella mia testa. E poi non devo preoccuparmi di dirigerli nella posa perchè sanno benissimo cosa fare. Manifestano sempre un grande entusiasmo e io credo questo sia dovuto alla grande energia che regala a loro la musica.
Cosa faccio esattamente quando mi viene commissionato un lavoro del genere?
DECIDO TUTTO INSIEME A LORO
Prima di realizzare il servizio fotografico, un paio di giorni prima, provo a fissare con un incontro “creativo” con il musicista, di solito posso farlo anche per telefono o via Skype pur preferendo in assoluto l’incontro di persona, ma questo non è sempre possibile.
Incontrarli mi permette di capire meglio quello che gli artisti vogliono ottenere dalle mie fotografie, lo stile, il mood e così incontrarsi diventa una sorta di sessione informale di brainstorming dalla quale si può estrarre il succo della comunicazione. Di solito butto giù qualche appunto per tenere traccia dei concetti che abbiamo espresso, dell’eventuale location, del guardaroba pensando a ciò che potrebbe funzionare meglio.
MI CONCENTRO SUL TROVARE LA LOCATION MIGLIORE
Non c’è un modo semplice per rintracciare luoghi spettacolari e sorprendenti, soprattutto se lavori a Roma o in qualunque altra grande città del mondo.
Una grande metropoli richiede che ci si sposti da una parte all’altra della città coprendo a volte grandi distanze per rendere coerente il messaggio comunicativo e questo significa dover affrontare il traffico e passare molto tempo in macchina tra una sessione fotografica e l’altra.
Significa rischiare di deconcentrarsi, di stancarsi e questo complicherebbe un pò le cose al fine dei risultati del lavoro. Questo servizio fotografico, per esempio, è stato realizzato per le vie di Roma in una giornata di luglio, in pieno “solleone” e abbiamo lavorato per circa 12 ore di cui non più di 2 o 3 dedicate a scattare fotografie, il resto del tempo è trascorso in spostamenti, cambi d’abito, trucco e qualche piccola pausa di relax.
Io di solito ho già nella mia testa una bella lista di location, e vuoi sapere come l’ho implementata? Uso regolarmente il mio iPhone oppure il mio Galaxy e scatto sempre delle rapide istantanee in tutti i luoghi che vedo durante i miei spostamenti e i miei viaggi. Utilizzando Instagram e software del genere con la funzione di geo-tagging mi diventa tutto più facile. Per esempio se mi trovo su una strada e noto qualcosa che mi incuriosisce faccio uno scatto e il mio smartphone registra per me il suo indirizzo. Ho creato un album fotografico dedicato solo alle location.
Insomma bisogna pianificare bene tutto prima di avviarsi allo shooting fotografico per evitare che il lavoro diventi un vero e proprio massacro per tutti e anche per i musicisti.
Lo scatto fotografico che vedi sopra è stato realizzato di notte sulle scale del Campidoglio di Roma. Per farlo ho dovuto usare un flash/lampeggiatore, portatile a batteria, molto potente accessoriato con un ombrello per ottenere una luce ragionevolmente morbida e compensare l’effetto delle luci delle macchine che passano sullo sfondo.
INCOMINCIO A SCATTARE LE FOTOGRAFIE
Appena ci si incontra con tutto lo staff la prima domanda che mi fanno è: “Dove iniziamo a scattare?” ed io rispondo “Possiamo iniziare da qui…” anche se ci troviamo in macchina o in un corridoio d’hotel.
Voglio dire che bisogna cercare di non farsi coinvolgere dalle preoccupazioni che tutti quelli che hai intorno possono trasmetterti soprattutto i clienti che non vedono l’ora di capire come verrà fuori il lavoro. Bisogna essere freddi senza assolutamente lasciarsi intimidire dall'”ansia di prestazione“.
Per incominciare basta scegliere un posto qualunque, inquadrare il soggetto e iniziare a scattare.
Se qualcosa non funziona, ci si dedicherà dopo a spostare e a regolare le luci oppure a far assumere una nuova posa a chi stai fotografando. Di solito questo funziona e concede a tutti un minimo di relax.
So che detta così può sembrare una cosa semplice da sapere, ma la pressione che si riceve dall’esterno nel momento in cui si lavora per strada a volte può far dimenticare anche le cose più semplici. Fidati del tuo istinto e incomincia a fotografare come credi. Se la posizione non va cambiala, se la luce non è perfetta prova un’altra disposizione e continua a provare fino a quando non ti senti sicuro di quello che stai facendo.
Per ogni Servizio Fotografico che realizzo per me i primi 30 minuti fanno solo da riscaldamento. Tranne che in rari casi solitamente tutto quello che ho scattato nella prima mezz’ora di lavoro lo butto via. Da quel momento in poi tutto dovrebbe filare liscio.
SCATTO E RI-SCATTO:
Il “segreto dei fotografi” sta nello scattare molte fotografie durante il servizio fotografico per ottenerne qualcuna buona. Detta così sembra una furbata e molti, davanti a questa constatazione, reagiscono dicendo che questa è la strada per fare belle fotografie. Ma voglio garantire che non è esattamente così.
Io di solito scatto almeno 200-300 foto in una sessione e da tutte queste alla fine ne scelgo solo quattro o cinque. Di queste, forse solo due andranno a finire nel mio portfolio. Di solito possono passare mesi interi fino a quando non sono proprio convinto del fatto che una foto mi piace.
Ovviamente questo approccio è diverso per ognuno di noi, ma io resto convinto che la foto non è mai finita nel momento in cui l’hai fatta. Quindi, continuate a fotografare fino a non sentite di aver fatto centro. Tutto il mondo fuori vedrà solo le foto che mostreremo e le altre le avremo viste solo noi.
Cosa c’è di strano se solo 2 o 5 scatti su 200 sono quelli che ci piacciono? La fotografia un’arte, non è una scienza e quindi i numeri contano poco.
Nel fare fotografie interviene una discreta quantità di spazio creativo e non tutto può funzionare al 100% ed è anche questo il bello di questo mestiere.
Sapere che nel grande caos di scatti fotografici che avete prodotto forse ce ne sarà una o nessuna che vi piacerà rappresenta il brivido che si prova nel momento nel quale stiamo per realizzare una grande fotografia.
Bene, allora partiamo e incominciamo a “fotografare la musica”
Elio
Clicca sul link per guardare qualche fotografia estratta da questo stesso Servizio Fotografico e da altri miei Servizi Fotografici dedicati ai musicisti
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